SINDROME di DOWN

Il nostro fine non è quello di spiegare la Trisomia 21 o sindrome di Down con termini medico-scientifici, questo si può trovare in altri testi , ma …

vogliamo riportare il tema svolto da A. sorella maggiore (11 anni)  di F. (4 anni, con trisomia).

Come compito A. aveva da inventare un mito sulla creazione di una caratteristica dell’uomo …

“ Una volta quando la Terra era piena di abitanti con pelle di tutti i colori, Dio si accorse che mancava qualcosa: la dolcezza, l’amore e tanta felicità.

Un giorno visto che tutti si annoiavano Dio decise di prendere un pentolone, prendere i barattoli dove c’erano dentro tutte le emozioni e ne scelse alcune di queste.

La prima cosa che fu messa fu tanta dolcezza, la seconda cosa fu la felicità e l’ultima fu tanto amore.

Poi si accorse però che mancava qualcosa nel suo pentolone: era un po’ di testardaggine perché Dio voleva che queste persone non fossero perfette ma che fossero speciali, mischiò il tutto e vennero fuori degli esseri buffi, bassi e cicciottelli, con gli occhi a mandorla e con un cromosoma in più.

Dio si fermò un attimo a guardare estasiato la sua creazione e si rese conto che era proprio come lo aveva sognato e decise di chiamarli downini.

I downini erano pronti a diffondere nel mondo tanto amore, felicità, un sorriso un po’ bavoso, tanti baci e abbracci e molta ma molta dolcezza e per farlo usano tutta la testardaggine che era “scappata” nel pentolone.

I downini, visto che erano speciali, imparavano un po’ dopo a camminare, a parlare e a scrivere o leggere.  Ma a Dio non importava perché gli piacevano così com’erano: bellissimi.”

Non aggiungiamo altro, se non un GRAZIE ad A. per quello che ha scritto;

e un GRAZIE a tutti i fratelli e le sorelle, grandi e piccoli, che amano quel cromosoma in più, lo proteggono, lo accompagnano e lo accompagneranno sempre!

A tutti noi e voi l’augurio di possedere lo stesso sguardo che ha un fratello.